
ISOLE EOLIE

1. Lipari
Lipari è un’isola italiana appartenente all’arcipelago delle isole Eolie, è il risultato di una complessa serie di eruzioni vulcaniche che si sono succedute nel corso dei millenni. Avendo eruttato per l’ultima volta nel 1230, è da considerarsi un vulcano ancora attivo, pur in fase quiescente. Nel paese principale, che porta lo stesso nome dell’isola, la via più frequentata è il corso Vittorio Emanuele, conosciuta dagli abitanti semplicemente come “Il Corso”. La strada più caratteristica è la via Garibaldi, da cui si dipartono numerosi vicoli. Essa congiunge il castello di Lipari con Piazza Ugo di Sant’Onofrio, detta “Marina Corta”. Quest’ultima è una delle piazze più caratteristiche delle Eolie, di forma irregolare, affacciata sul mare e ricca di bar e ristoranti. All’estremo est della piazza c’è la rocca del Castello di Lipari, mentre sul lato mare si staglia la storica Chiesa delle Anime del Purgatorio. La piazza, grazie alla sua posizione, è molto frequentata soprattutto nelle sere estive. Un’altra piazza del centro storico di Lipari è la Piazza Giuseppe Mazzini, nota come “Sopra la Civita”. Da qui si può accedere al castello e alla cattedrale. Il castello di Lipari costituisce la cittadella fortificata realizzati sulla rocca d’origine vulcanica alta circa 50 metri a strapiombo sul mar Tirreno. Il castello ospita il museo archeologico regionale eoliano, uno dei più importanti del Mediterraneo e presenta circa cinquanta sale, nelle quali i materiali archeologici sono esposti in ordine cronologico. Si possono ammirare materiali preziosi provenienti sia dall’abitato, che dai corredi funerari, vasi, cippi, steli tombali e sarcofagi in pietra che testimoniano dell’evoluzione del culto dei defunti. Inoltre ceramiche di tipi e fogge varie, maschere teatrali e statue fittili.
LUOGO | Lipari | |
DIFFICOLTA’ | ||
TURISMO | Alto |

2. Vulcano
Vulcano è un’isola italiana appartenente all’arcipelago delle isole Eolie, l’isola deve il suo nome alla fusione di alcuni vulcani di cui il più grande è il Vulcano della Fossa, più a nord c’è invece Vulcanello, collegato al resto dell’isola tramite un istmo. In prossimità del porto sono presenti dei fanghi vulcanici caldi legati all’attività sulfurea dell’isola. Sebbene l’ultima eruzione sia avvenuta nel 1888 – 1890, il vulcano non ha mai cessato di dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole, getti di vapore sia sulla cresta che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei dalle apprezzate proprietà terapeutiche. A nord numerose fumarole continuano ad emettere acido borico, cloruro di ammonio, zolfo, che alimentano un complesso industriale per la produzione di zolfo. I fanghi sono una delle attrattive richiamando molte persone a fare il bagno caldo. In prossimità del mare sono visibili anche delle emissioni sottomarine di gas sulfureo.
LUOGO | Vulcano | |
DIFFICOLTA’ | ||
TURISMO | Alto |

3. Salina
Salina è un’isola dell’Italia, appartenente all’arcipelago delle isole Eolie, è la seconda per estensione e per popolazione dopo Lipari. Formata da sei antichi vulcani, possiede il primo e terzo rilievo più alto dell’arcipelago: il monte Fossa delle Felci e il monte dei Porri, che conservano la tipica forma conica. L’attuale nome deriva invece da un laghetto presente nella frazione di Lingua del Comune di S. Marina di Salina, dal quale si estraeva il sale. Sulla spiaggia di Pollara (frazione di Malfa) sono state girate alcune scene del film Il postino (1994), l’ultima pellicola interpretata da Massimo Troisi. Nel 1981 è stato istituito il parco regionale di Salina e nel 1984 la Riserva naturale Le Montagne delle Felci e dei Porri.
LUOGO | Salina | |
DIFFICOLTA’ | ||
TURISMO | Medio |

4. Stromboli
Stromboli è un’isola posta nel bacino Tirreno del mar Mediterraneo occidentale, l’isola è la più settentrionale delle Eolie. Sull’isola è presente il vulcano omonimo. L’Isola di Stromboli ospita due centri abitati: Stromboli e Ginostra, dall’altra parte dell’isola. A poche centinaia di metri a nord-est dell’isola di Stromboli si trova il collo vulcanico di Strombolicchio, residuo di un antico camino vulcanico. L’isolotto ospita un faro della Marina, disabitato e automatizzato. Stromboli è nota, frequentata e abitata fin dall’antichità remota di cui è noto l’importante villaggio preistorico di San Vincenzo, e la sua economia si è sempre fondata sulle produzioni agricole tipicamente mediterranee: olivo, vite, fichi – e poi sulla pesca e sulla marineria. Giornalmente, si organizzano con guide esperte escursioni verso il cratere, che portano a oltre 900 metri sul livello del mare. Caratteristica dell’isola, oltre alle stradine strette percorribili solo dal motocarro e dai motorini elettrici, è la mancata illuminazione notturna nelle strade. Dall’Osservatorio, si può vedere la lava del vulcano, l’unico delle Isole Eolie perennemente in attività e il cielo stellato evidenziato dalla mancanza di illuminazione. Durante la stagione turistica partono imbarcazioni per permettere ai turisti di fare il bagno presso lo scoglio di Strombolicchio.
LUOGO | Stromboli | |
DIFFICOLTA’ | ||
TURISMO | Basso |

5. Panarea
Panarea è l’isola più piccola e la meno elevata dell’arcipelago eoliano, nonché la più antica, e con gli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, costituisce un microarcipelago fra Lipari e l’isola di Stromboli posto su un unico basamento sottomarino. L’unico approdo possibile a Panarea è permesso dallo scalo Ditella, nel borgo di San Pietro. Il lato occidentale e settentrionale è caratterizzato da alte coste inaccessibili e molto frastagliate, un continuo succedersi di terrazzamenti, crepacci e suggestive formazioni di lava solidificata. Il condotto principale dell’originario complesso vulcanico è situato all’incirca nel tratto di mare compreso tra lo scoglio La Nave e lo scoglio Cacatu. Sempre dal mare, sulla costa occidentale (Cala Bianca), sono invece visibili i resti di un camino vulcanico secondario dalla forma di grosso imbuto. Sul lato nord-est dell’isola, sulla spiaggia della Calcara è tuttora possibile scorgere fumarole di vapori che si levano dalle fessure fra le rocce, ultime tracce di attività vulcanica con temperature fino ai 100 °C. In alcuni punti fra i ciottoli in riva al mare, per effetto di queste sorgenti di calore, l’acqua ribolle fino ad essere ustionante. Altri fenomeni eruttivi subacquei sono evidenti nel ribollire delle acque fra l’isolotto di Bottaro e Lisca Bianca.
LUOGO | Panarea | |
DIFFICOLTA’ | ||
TURISMO | Alto |

6. Alicudi
Alicudi è la più occidentale dell’arcipelago eoliano, è dominata dal monte Filo dell’Arpa, la sua pianta è quasi circolare, con coste ripide ed aspre, e costituisce la parte emersa, dai 1.500 m di profondità del fondo del mare fino ai 675 m del punto culminante, di un vulcano spento, sorto attorno a 150.000 anni fa e rimodellato da successive eruzioni e fenomeni quaternari. L’isola è abitata solo sul versante meridionale, digradante verso il mare in lenze (stretti appezzamenti), sostenute da muri a secco. Questo versante, significativamente antropizzato a scopi abitativi e colturali, risulta meno scosceso di quello opposto, battuto dai venti e continuamente soggetto a fenomeni erosivi e conseguenti frane, dette sciare. Alicudi fu abitata dal Neolitico, come attestato da tracce rinvenute presso l’attuale porto e sulla sommità dell’isola. Al IV secolo a.C. sono datate alcune sepolture a lastre di pietra lavica rinvenute in località Fucile nel 1924, con corredo funerario di lucerne e vasi fittili. Frammenti di vasellame di età romana si rinvengono sulla costa orientale dell’isola. Le spiagge dell’isola sono a ciottoli e scogli e le mareggiate invernali le fanno arretrare o avanzare, lasciando a volte pochi lembi di rena scura. Risalendo invece le ripide mulattiere, ci si immerge nella macchia mediterranea composta dall’erica, dal cappero, ginestra, ulivo, lentisco e carrubo. La fauna è molto varia e ricca; in primavera e autunno compaiono uccelli migratori. Le case tradizionali hanno il tetto piano per la raccolta dell’acqua piovana, che viene convogliata in grandi cisterne poste a fianco e al disotto, e camere intercomunicanti affiancate, che si aprono su terrazzi con sedute in muratura e tipiche colonne a tronco di cono, sulle quali si appoggiano le travi in legno dei pergolati, sostegno di viti ombreggianti. Sull’isola non esistono grotte in cui entri il mare; invece sul fianco ovest, a mezza altezza ma impossibile da raggiungere in sicurezza se non con tecniche alpinistiche, si trova una grotta popolata da chirotteri.
LUOGO | Alicudi | |
DIFFICOLTA’ | ||
TURISMO | Basso |

7. Filicudi
Filicudi è un’isola dell’Italia appartenente all’arcipelago delle isole Eolie, è dominata dal monte Fossa delle Felci, un vulcano spento alto 773 m. Oltre ad esso, di vulcani ce ne sono ben altri sette tutti spenti da molto tempo e di conseguenza fortemente segnati dall’erosione. Sull’isola vegeta la macchia mediterranea composta dal cappero, ginestra, ulivo, lentisco e carrubo. La popolazione, è distribuita tra i centri di Filicudi Porto, Valdichiesa, Pecorini, Pecorini a mare, Canale e Rocca di Ciavoli, collegati tra loro dall’unica strada asfaltata dell’isola e da una fitta trama di strade pedonali.
LUOGO | Filicudi | |
DIFFICOLTA’ | ||
TURISMO | Basso |

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