Tesoro Archeologico a Selinunte: una Testa di Leone racconta la Storia di un Tempio Antico

Nella continua ricerca di tracce dell’antica Selinunte (Trapani), una città ricca di storia e fascino, gli archeologi hanno portato alla luce un tesoro inaspettato: una testa di leone scolpita in prezioso marmo. Questo straordinario reperto archeologico è emerso dalle profondità del tempo grazie al lavoro instancabile dell’archeologo Jon Albers dell’Università di Bochum.
Risalente a tempi antichissimi, questa preziosa reliquia offre uno sguardo affascinante sul passato glorioso dell’arte e della cultura di questa antica città. La sima in questione, alta circa 62 centimetri e pesante oltre 250 chili, rappresenta un reperto di straordinario valore storico. Ciò che la rende ancora più affascinante è il suo stato di conservazione quasi intatto, nonostante i millenni trascorsi dall’epoca in cui fu scolpita.
Una prima ipotesi indica che la sima, al quale hanno lavorato specialisti giunti da Paros, fosse destinata ad un tempio che ancora non conosciamo. Un’altra ipotesi “con un 50% di probabilità” indica un’appartenenza della sima al Tempio E! La sima rivestiva un ruolo doppio e significativo all’interno del tempio. Da un lato, svolgeva una funzione estetica di decorazione architettonica, arricchendo la struttura con la sua maestosa presenza. Dall’altro, assumeva una funzione pratica di raccolta dell’acqua piovana, grazie a beccucci sagomati a forma di testa di leone che ne adornavano la superficie. Questa combinazione di aspetti estetici e pratici testimonia l’incredibile abilità artigianali degli abitanti di Selinunte.
La rarità di reperti simili e la loro distribuzione limitata in Italia meridionale e in Sicilia conferiscono a questa sima uno status di tesoro inestimabile. Il ritrovamento di questo oggetto nella zona portuale, vicino alle fornaci dell’antica città, apre nuove prospettive sulla vita quotidiana e sulle abilità dei residenti di Selinunte. Questo reperto offre uno scorcio prezioso delle priorità culturali, dell’importanza dell’acqua e dell’ingegnosità degli abitanti di quell’epoca.