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COSA VEDERE AD AGRIGENTO?

Itinerario provincia di Agrigento: Agrigento è una Città collinare sulla costa Sud-Occidentale della Sicilia, è nota per le rovine della valle dei templi.

Itinerari ad Agrigento

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1) Il Centro Storico di Girgenti

Agrigento è nota come Città dei templi per la sua distesa di templi dorici dell’antica città greca posti nella cosiddetta valle dei Templi, inserita, nel 1997, tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO. Il centro storico di Agrigento è individuabile sulla sommità occidentale della collina dell’antica Girgenti. Nel centro storico sono custodite significative testimonianze dell’arte arabo-normanna, tra cui in particolare la cattedrale di San Gerlando, il Palazzo Steri sede del seminario, il palazzo vescovile, la Basilica di Santa Maria dei Greci ed il complesso monumentale di Santo Spirito e le porte delle cinta muraria. La cattedrale di San Gerlando è il principale luogo di culto cattolico di Agrigento, nella facciata meridionale della torre sono evidenti dei richiami decorativi platereschi, con finestre cieche e lo stemma dei Montaperto erosi dal tempo.

LUOGOAgrigento
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2) La Valle dei Templi

La Valle dei Templi è un parco archeologico della Sicilia caratterizzato dall’eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all’antica Akragas, monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Dal 1997 l’intera zona è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità redatta dall’UNESCO. È considerata un’ambita meta turistica, oltre ad essere il simbolo della città e uno dei principali di tutta l’isola. Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, con i suoi 1300 ettari, è il più grande parco archeologico d’Europa e del Mediterraneo. La Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di ben undici templi in ordine dorico, tre santuari, una grande concentrazione di necropoli, opere idrauliche, fortificazioni, parte di un quartiere romano costruito su pianta greca, due importanti luoghi di riunione: l’Agorà inferiore e l’Agorà superiore, un Olympeion e un Bouleuterion di epoca romana su pianta greca. Il tempio di Hera, noto anche come tempio di Giunone o tempio D, fu costruito nel V secolo a.C. e incendiato nel 406 dai Cartaginesi. Era il tempio in cui di solito si celebravano le nozze. Il Tempio della Concordia, il cui nome deriva da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze dello stesso tempio, costruito anch’esso nel V secolo a.C. è quello meglio conservato. Il Tempio di Eracle, o tempio di Ercole, rappresenta una delle costruzioni più antiche, distrutto da un terremoto, oggi restano in piedi otto colonne. All’estremità ovest dell’area su cui sorge il Tempio della Concordia, nel giardino di Villa Aurea si trova una parte della necropoli tardo-antica ed alto-medievale.

LUOGOAgrigento
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TURISMOAlto
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3) Museo Archeologico Regionale di Agrigento

Il Museo archeologico regionale “Pietro Griffo” di Agrigento raccoglie le collezioni di materiali archeologici statali, civiche e diocesane, e costituisce un insieme organico e di particolare importanza per la comprensione della storia della città di Agrigento e del suo territorio. L’allestimento museale si articola in 17 sale secondo un criterio topografico e cronologico. Due i percorsi espositivi: le prime 11 sale sono dedicate all’antica città di Akrágas, le rimanenti 6 espongono i materiali provenienti dai siti più importanti del vasto territorio della Soprintendenza alle Antichità centro – meridionale di Agrigento.

LUOGOAgrigento
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4) Giardino della Kolymbetra

Il giardino della Kolymbethra ubicato in una piccola valle nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, si estende per poco più di cinque ettari, al cui interno si può trovare una ricca varietà agraria tipica del territorio. Nel fondovalle si trovano varie specie tra le quali agrumi, carrubi, pistacchi, gelsi, noci, melograni, banani, lungo il fiume e ai piedi delle pareti calcaree vi sono mandorli, ulivi, orti tradizionali e la macchia mediterranea con mirti, allori, lentischi, terebinti, filliree, lecci, euforbie, alaterni, ginestre, palme nane, ampelodesme e carrubi.

LUOGOAgrigento
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5) La Scala dei Turchi

La Scala dei Turchi è una falesia di marna bianca che spunta a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, nell’agrigentino. È diventata nel tempo un’attrazione turistica sia per la singolarità della scogliera, di colore bianco e dalle peculiari forme, sia a seguito della popolarità acquisita dai romanzi con protagonista il commissario Montalbano scritti dallo scrittore empedoclino Andrea Camilleri. Per accedervi bisogna procedere lungo il litorale e inerpicarsi in una salita somigliante a una grande scalinata naturale di pietra calcarea. Una volta raggiunta la sommità della scogliera, il paesaggio visibile abbraccia la costa agrigentina fino a Capo Rossello. Il nome deriva dalle passate incursioni di pirateria da parte dei saraceni, arabi e, per convenzione, turchi. I pirati turchi, infatti, trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo.

LUOGORealmonte
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6) La Riserva Naturale di Punta Bianca

Punta Bianca è una riserva naturale che si estende su di un promontorio in marna bianca a est di Agrigento. L’unica costruzione che spicca in quest’area è il rudere di un’ex caserma della Guardia di Finanza.

LUOGOAgrigento
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7) Il Teatro Andromeda

Il teatro Andromeda è un teatro all’aperto sito in territorio di Santo Stefano Quisquina, nei monti Sicani. Questo teatro è stato costruito da un pastore artista di nome Lorenzo Reina, che ha realizzato in una zona panoramica della città un palco circolare e dei posti a sedere, costituiti da blocchi di pietra che riproducono in numero e disposizione le stelle della costellazione di Andromeda da cui il nome. In corrispondenza del solstizio d’estate l’ombra del sole proiettata da un disco posto alle spalle del palco proietta un cerchio che coincide con uno spazio nero circolare sul palco. Allo stesso modo dalla bocca di una scultura al tramonto passa un raggio di sole. Viene anche definito il teatro in pietra più alto al mondo per il fatto di trovarsi circa a quota 900 metri. Attorno alla struttura il proprietario ha creato un percorso artistico con una serie di sculture concesse da altri artisti come Icaro morente, oppure la scultura Imago della parola. Nell’area vengono organizzati eventi artistici e rappresentazioni teatrali promosse dall’artista proprietario.

LUOGOSanto Stefano Quisquina
DIFFICOLTA’
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sciacca

8) Sciacca

Sciacca è una città marinara, turistica e termale, ricca di monumenti e chiese, è il comune più popoloso della provincia dopo Agrigento. È nota per il suo storico carnevale e per la ceramica. La chiesa di Maria SS. del Soccorso o Duomo è il principale luogo di culto cattolico di Sciacca. La basilica sorge su un leggero declivio, pertanto il piano di calpestio è raccordato alla sede stradale da una breve gradinata con accesso ad un piccolo sagrato recintato con balaustre con tipiche colonnine ad anfora. Il Castello Incantato di Sciacca è museo all’aperto con esposizione di teste scavate e scalpellate nella roccia ad opera di un artista contadino. Le sue sculture raffigurano personaggi, famosi e non, a cui dava un nome e che, nella sua mente, rappresentavano i sudditi del regno che egli aveva creato e di cui era il “Signore”.

LUOGOSciacca
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9) Licata

Licata si trova al limite occidentale del Golfo di Gela, ed è disposto a ridosso di una collina detta la Montagna. La chiesa di Santa Maria La Nuova è la chiesa madre di Licata, di impianto quattrocentesco e con rifacimenti di epoca barocca, ospita la Cappella del Cristo Nero. Vari sono i ritrovamenti archeologici del territorio, tra questi l’ipogeo Stagnone Pontillo, la necropoli a grotte artificiali di monte Petrulla e la Grangela.

LUOGOLicata
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10) Riserva Naturale di Torre Salsa

La riserva naturale orientata Torre Salsa è un’area naturale protetta situata nel comune di Siculiana ed è affidata in gestione al WWF Italia. Il suo litorale si estende lungo la costa per circa 6 chilometri, da Siculiana a Eraclea Minoa, dove si alternano falesie più o meno ripide, dune e spiagge. Dal punto di vista geologico il territorio è caratterizzato dalla presenza di rocce sedimentarie denominate evaporiti, le cui caratteristiche sono evidenti soprattutto nella falesia costiera e nelle cave. Sul promontorio della Salsa si trova il rudere della torre omonima, costruita per la difesa delle coste siciliane dalle incursioni saracene nella seconda metà del XVI secolo. Nell’area vi sono inoltre i resti di un’altra torre e di quattro tombe risalenti all’epoca bizantina, lungo una mulattiera in abbandono, vi è una piccola “calcara”, testimonianza delle tecniche utilizzate in passato per la produzione del gesso, e diverse case rurali di interesse storico-architettonico.

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11) Riserva Naturale delle Macalube di Aragona

La Riserva naturale integrale Macalube di Aragona è un’area naturale protetta ad Aragona e comprende un vasto territorio argilloso caratterizzato dalla presenza di fenomeni eruttivi. L’area della riserva è caratterizzata da terreni prevalentemente argillosi, solcati da corsi d’acqua effimeri, alimentati da precipitazioni stagionali. L’area di maggiore interesse è la collina dei Vulcanelli, un’area brulla, di colore dal biancastro al grigio scuro, popolata da una serie di vulcanelli di fango, alti intorno al metro. Nel corso dei secoli il luogo ha ispirato numerose leggende: secondo una di queste, i fenomeni eruttivi dell’area sarebbero iniziati nel 1087, a seguito di una sanguinosa battaglia tra Arabi e Normanni: il liquido grigiastro sospinto dall’attività eruttiva fu così ribattezzato sangu di li Saracini (sangue dei Saraceni).

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