COSA VEDERE AD ENNA?

Itinerario provincia di Enna: Enna è una città dell’entroterra della Sicilia, è nota per i suoi castelli e per essere il capoluogo di provincia più alto d’Italia.

Itinerari ad Enna

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1) Torre di Federico II e il Duomo

Enna è stata roccaforte quasi inespugnabile di siculi, greci, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi e aragonesi. Enna sorge nella parte più elevata di un’ampia dorsale montuosa, che svetta sulla valle del Dittaino. Il Duomo di Enna, dedicato a Maria Santissima della Visitazione, è la chiesa madre della città, un notevole esempio di architettura ecclesiastica medievale con imponenti colonnati corinzi, tre navate e tre absidi. La facciata è maestosa, con torre campanaria la cui campana è di notevole mole. All’interno pregiate tele e lampadari. La Torre di Federico II rappresenta, il maggiore simbolo architettonico della città di Enna, nonché il suo più imponente baluardo militare dell’età medievale. La torre, di forma ottagonale, venne fatta costruire dall’imperatore Federico II sui probabili resti del teatro greco. La sua forma ottagonale, fa pensare che venisse utilizzata per la rosa dei venti. La torre sorge in cima a una collinetta alberata. Dalla sua sommità lo sguardo spazia su tutta la città alta e sulle valli sottostanti, fino all’Etna.

LUOGOEnna
DIFFICOLTA’
TURISMOBasso
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2) Rocca di Cerere e Castello di Lombardia

Il castello di Lombardia sorge sul terreno in cui, sussisteva un santuario dedicato a Cerere, in epoca normanna si trasformò in castello. Il nome deriva dai fanti lombardi che lo occuparono al seguito della regina Adelaide del Monferrato, moglie di Ruggero I di Sicilia. Delle 20 torri iniziali, la Torre Pisana è la meglio conservata. In passato sono stati rinvenuti oggetti e resti di varia epoca. La posizione del castello offre un panorama vastissimo, che spazia dalle Madonie all’Etna, sono visibili il lago di Pergusa e due i bacini artificiali, e buona parte della Sicilia centro-orientale. Un tempo era sede, di concerti e spettacoli teatrali, presso il vasto recinto di San Nicola o degli Armati che poteva ospitare fino a 5000 persone. Non lontano dal castello sorge la Rocca di Cerere costruita in direzione del sole nascente, luogo di culto e parte integrante del vicino santuario: si intravede ancora l’ara sacrificale utilizzata per oltre mille anni, da Sicani, Greci e Romani, per il culto della dea delle messi, Demetra.

LUOGOEnna
DIFFICOLTA’
TURISMOMedio
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3) Lago di Pergusa

Pergusa è un lago della Sicilia che si trova nelle vicinanze di Enna. Nonostante le modeste dimensioni riveste grande importanza geologica, faunistica e culturale e in ragione di ciò vi fu istituita una riserva naturale speciale. Nel mondo classico fu celebrato “Il ratto di Persefone”, uno degli episodi mitologici più affascinanti, che a Pergusa si sarebbe svolto nella notte dei tempi. Lo specchio d’acqua è un’area nevralgica per la corrente migratoria degli uccelli per la sua posizione geografica e per il fatto di essere un’oasi umida in un paesaggio per lunghi mesi dominato dalla siccità. Lungo la costa del lago si sviluppa l’Autodromo di Pergusa un autodromo molto importante lungo circa 5 km. Costruito nel 1951, è stato scenario di prestigiosi eventi internazionali tra cui la Formula 1, il Campionato mondiale Superbike e la Targa Florio, cui hanno preso parte molti leggendari nomi del motorsport internazionale. Tra le competizioni tenutesi all’autodromo di Pergusa si annoverano il Gran Premio del Mediterraneo di Formula 1. L’autodromo ha raggiunto le 100.000 presenze in occasione del Ferrari Day del 1997, che vide la partecipazione, fra gli altri campioni, di Michael Schumacher.

LUOGOPergusa
DIFFICOLTA’
TURISMOBasso
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4) Piazza Armerina

Piazza Armerina è un’antica città d’impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno. E’ nota come la “Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni”, sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Piazza Armerina è una città d’arte con un forte richiamo turistico per il suo pregevole patrimonio archeologico, storico, artistico e naturale. La Villa romana del Casale è un edificio abitativo tardo antico, popolarmente definito villa nonostante non abbia i caratteri della villa romana extraurbana quanto piuttosto del palazzo urbano nobiliare o imperiale, i cui resti sono situati a circa quattro chilometri dal centro abitato. Per la realizzazione degli splendidi mosaici della villa lavorarono maestranze africane ricoprendo un’estensione di circa 3500 m². La Cattedrale di Piazza Armerina, dedicata a Maria Santissima Delle Vittorie, è un grande edificio di culto di stile misto gotico, manierista e barocco.

LUOGOPiazza Armerina
DIFFICOLTA’
TURISMOBasso
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5) Nicosia

Nicosia ‘città di San Nicolò’, sarebbe stata fondata in età bizantina attorno al VII secolo. Ruggero ripopolò Nicosia con genti lombarde che conferirono alla città un particolarissimo dialetto galloitalico, tuttora parlato dagli adulti. La Cattedrale di Nicosia, dedicata a san Nicola di Bari, fu edificata intorno al 1340 come ampliamento di una preesistente cappella e ha subito notevoli trasformazioni nel corso dei secoli. Presenta un portale maggiore di stile gotico-normanno, adornato da una ornamentazione di motivi romanici in cui predominano le foglie d’acanto. L’interno presenta il trittico marmoreo del “Redentore” e il fonte battesimale, scolpito in marmo con raffigurazioni di “Adamo ed Eva nell’Eden”.

LUOGONicosia
DIFFICOLTA’
TURISMOBasso

6) Sperlinga

Sperlinga è uno dei meravigliosi borghi inseriti tra i più suggestivi d’Italia. Situato nel cuore della Sicilia centrale, tra le maestose catene montuose dei Nebrodi e delle Madonie, questo luogo affascinante vanta un territorio ricco di grotte scavate nella roccia arenaria. Il castello di Sperlinga rappresenta un raro esempio di castello rupestre, con una parte scolpita direttamente nella roccia, probabilmente risalente a un periodo antecedente alla dominazione greca dei Siculi, e una parte costruita sulla medesima roccia intorno al 1080. All’interno dell’androne del castello, è presente un’iscrizione in latino incisa su un arco ogivale, opera del Principe del Castello Giovanni Natoli. Tale scritta, chiamata “Quod Siculis placuit, sola Sperlinga negavit”, fa riferimento agli eventi dei Vespri Siciliani, quando una guarnigione francese di angioini si barricò all’interno del castello e resistette all’assedio per oltre un anno.

LUOGOSperlinga
DIFFICOLTA’
TURISMOBasso