La pesca tradizionale nello Stretto di Messina è presidio Slow Food

La Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina ha recentemente guadagnato un posto d’onore tra i Presìdì Slow Food, un riconoscimento significativo che mira a sostenere e valorizzare il lavoro dei pescatori locali, proteggere il patrimonio culturale dell’area marina compresa tra Sicilia e Calabria, e incentivare il valore sociale ed economico dei prodotti ittici tipici del territorio.
Il nuovo presidio Slow Food si propone di promuovere pratiche di pesca selettiva e stagionale, adattando tecniche e strumenti in base alle specie target e al periodo dell’anno. Questo approccio mira a preservare il ciclo vitale delle specie marine ed a mantenere l’equilibrio ecologico dello Stretto di Messina.
L’inserimento della pesca tradizionale nell’elenco dei Presìdì Slow Food favorirà anche nuove possibilità commerciali, tra cui lo sviluppo delle attività di pesca-turismo che permetterà ai pescatori di poter incrementare la propria economia senza tradire la cultura e la tradizione marinara, senza sfruttare in modo massiccio e distruttivo le risorse del mare, e favorendo il ritorno alle tecniche tradizionali.
L’annuncio del presidio sarà celebrato con l’evento “Il Mare chiama”, dal 17 al 19 maggio presso il Monte di Pietà, un’edificio storico di Messina. La manifestazione prevede mostre tematiche, la proiezione di documentari e una serie di appuntamenti enogastronomici, forum e laboratori del gusto dedicati alla pesca tradizionale.
La Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina, ora sotto l’egida dei Presìdì Slow Food, rappresenta un esemplare connubio tra tradizione e sostenibilità. Messina, si prepara a diventare un punto di riferimento per il turismo sostenibile e la conservazione marina.








