Avvistamenti di Squali in Sicilia: quali sono le specie coinvolte e cosa li attira verso la costa?

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La verdesca (Prionace glauca)

L’estate in Sicilia è iniziata con numerosi avvistamenti di squali lungo le coste della regione sia in provincia di Messina che a Catania o a Palermo. Questo fenomeno può suscitare preoccupazione tra i turisti e sollevare interrogativi sulla sicurezza dei mari siciliani. Tuttavia, secondo i biologi marini e i naturalisti, non c’è motivo di allarmarsi. I mari siciliani sono ancora sicuri e l’aumento degli avvistamenti di squali può essere considerato un segno della buona qualità delle acque marine.

Perché gli Squali si avvicinano alle coste della Sicilia?

Ci sono diverse ragioni per cui i grandi predatori marini si avvicinano alle coste siciliane. Innanzitutto, durante i mesi più caldi, le acque superficiali si riscaldano e questo spinge gli squali a nuotare vicino alle spiagge nelle prime ore del mattino. In questo modo, possono intercettare i piccoli pesci e i calamari che, dopo aver migrato verso la superficie durante la notte, cercano di ritornare in profondità all’alba. Ad influire sul loro comportamento, secondo gli esperti, ci sono il riscaldamento globale, le elevate temperature dell’acqua e la pesca eccessiva, che influisce sulla facilità nel trovare cibo.

Quali sono gli Squali presenti nei mari siciliani?

Una delle specie più comuni è la Verdesca, o Squalo Azzurro. Questo squalo si nutre di piccole prede ed è considerato una delle specie più docili presenti in natura.

Un’altra specie comune in Sicilia e nel Mediterraneo è lo Squalo Grigio. Questo squalo si nutre di prede più grandi ed è spesso avvistato presso l’isolotto di Lampione, nell’arcipelago delle Isole Pelagie, dove a volte si radunano in grandi gruppi.

Lo Squalo Bianco è presente nel Mediterraneo, ma è raro avvistarlo vicino alle coste siciliane a causa delle sue dimensioni imponenti. Tuttavia, è possibile avvistarlo durante i viaggi in aliscafo o in traghetto, quando nuota vicino alla superficie per cacciare pesci di medie dimensioni.

A Lampedusa, invece, è possibile incontrare con una certa frequenza diversi esemplari di Squalo Martello, che è considerato potenzialmente poco pericoloso per l’uomo.

Gli Squali Elefante e gli Squali Balena sono altre specie che si possono trovare nel Mediterraneo, ma sono così rari e di dimensioni così imponenti che è difficile osservarli dalla costa. I biologi marini si spingono verso il largo per studiarli.

Gli Squali Mako, d’altra parte, sono considerati tra le specie più pericolose presenti nel Mediterraneo e sono responsabili della maggior parte degli attacchi mortali degli ultimi anni. Fortunatamente, sono raramente avvistati al largo della Sicilia e si trovano principalmente vicino alle coste tunisine.

Lo Squalo Toro è molto più docile di tanti altri squali che riempiono gli incubi dei bagnanti, risulta più socievole degli Squali Bianchi e spesso ama persino lasciarsi nutrire dai turisti in barca.

Lo Squalo Bronzo e lo Squalo Volpe sono altre due specie di squali di dimensioni medio-grandi che è possibile trovare nelle acque siciliane. Sono famosi per difendersi adeguatamente se molestati, ma gli attacchi all’uomo sono rari.

Infine, il Gattuccio è lo squalo più diffuso nel Mediterraneo e spesso sottovalutato. Questa specie, che raggiunge al massimo 100 centimetri di lunghezza, può sembrare molto diversa dai classici squali. È abituato a difendersi istintivamente e può infliggere delle lacerazioni con i suoi morsi.